Noi donne da sempre siamo l’altra metà del cielo anche se in Italia, purtroppo, la politica non sempre è stata, declinata al femminile, nonostante le tante sbandierate quote rosa. Se esaminiamo la nostra breve storia democratica sono state poche le donne che hanno ricoperto ruoli rilevanti a livello politico. A memoria gli unici nomi che mi vengono in mente sono quelli della Iotti e della Falcucci. Forse perché nella mentalità italiana rimangono ancora degli strascichi sessisti che vedono la donna relegata a una figura subordinata e marginale.
In realtà la donna da sempre si divide tra vari ruoli sociali. Deve essere una buona madre, una brava moglie e una eccellente lavoratrice che a volte deve dimostrare di valere il doppio di un uomo. Quotidianamente subiamo l’influenza di stereotipi femminili pubblicitari che evidenziano l’immagine di una donna perfetta, giovane sempre aitante che non può ovviamente rispettare la realtà della vita di tutti i giorni. Dobbiamo pertanto riuscire a mantenere intatta la nostra femminilità senza per questo essere giudicate frivole e moralmente discutibili. Come laureata in scienze politiche con indirizzo politico internazionale ho sempre prestato grande attenzione ai risvolti politici del nostro paese, che ho potuto comparare con altre realtà politiche e culturali attraverso numerosi viaggi all’estero.
Ho collaborato con la rivista L’idea del Giornale di Pensiero Pubblicazione Trimestrale Nazionale di Studi Tradizionali in qualità di traduttrice e di collaboratrice interna e con l’agenzia di stampa per le donne Delta news curando la rubrica degli Affari Esteri. Data la mia conoscenza delle lingue inglese, francese e tedesco e la mia innata passione per culture e tradizioni straniere ho collaborato come insegnante di lingua italiana nel Gruppo Alfabetizzazione presso la “Casa dei Diritti Sociali”. Pertanto ho apprezzato da subito la lista civica Civitavecchia 2000 che fin dalla sua creazione ha sempre cercato di aiutare i ceti meno abbienti, realtà in cui le donne spesso sono le più colpite. Quindi l’idea che la lista apra un suo ramo femminile nutre di tutto il mio plauso e il mio sostegno perché sarà senz’altro l’inizio di una politica più attenta alle donne.
E di questo ringrazio il presidente Alessandro Scotto (nella foto) che mi sta offrendo quest’opportunità di fare qualcosa di costruttivo per la comunità e con lui tutta l’associazione. Alcune proposte che mi sento di consigliare prevedono la creazione di consultori accessibili all’interno delle scuole superiori per garantire assistenza anche alle donne più giovani che molto spesso non hanno la possibilità di parlare e affrontare tematiche e problematiche relative al sesso. L’istituzione di un numero verde per combattere la violenza domestica e per sostenere psicologicamente donne che hanno subito molestie sessuali. Altro punto essenziale che la lista civica ha sempre sostenuto è la maternità.
E’ necessario garantire l’istituzione di asili aziendali per le madri lavoratrici e dei fondi bebè per le ragazze madri su modello dei paesi del nord Europa che io ho avuto modo di visitare nei miei numerosi viaggi all’estero. La lista civica Civitavecchia 2000 è una lista per il popolo che raduna in sé donne di tutte le estrazioni, culture ed età: la libera professionista, la pensionata, la studentessa e la precaria. L’obiettivo comune è quello di creare una politica delle donne per le donne per rendere Civitavecchia una città moderna e all’avanguardia di Stoccolma, Copenaghen e Berlino. E’ un lavoro che si può realizzare e noi siamo sicuri di poterlo portare avanti.