Ad essere attaccato ci sono abituato, ma non pensavo che sarei stato preso di mira così e poi per che cosa? Per una statua? Per una via?
Perché tutta questa cattiveria?
Per quale motivo mi stanno attaccando in maniera diretta anche nella mia vita privata?
Una cosa potrò gridare a squarciagola e cioè che finché non saranno ultimate la statua e la via dedicate a Giovanni Paolo II, io non mi fermerò, a costo di perdere tutto quello a cui sono arrivato con fatica e sacrificio fino ad ora.
Molti mi chiedono spesso “Alessandro che cosa ti spinge ad andare avanti? Perché non ti fermi?”
Io rispondo sempre che credo sia l’amore che ho per Giovanni Paolo II e l’amore che ho per Dio e l’amore che ho per la nostra Chiesa.
Sapevo a cosa andavo incontro quando ho iniziato a stendere un grande progetto come questo ma non pensavo avrei incontrato tanto ostruzionismo.
Alcune volte mi domandano se io abbia paura, e la mia risposta è sempre la stessa: “Mai!”.
Finché avrò salda nella mia anima la fede e finchè sarà presente in maniera bruciante l’amore che ho per il prossimo, so che non dovrò preoccuparmi di nulla.
E allora a tutti i miei nemici dico una sola cosa “Fermatevi! Basta sprecare il vostro tempo per contrastare un disegno che è più grande di voi!”.
La memoria di Giovanni Paolo II è un punto della mia vita irrinunciabile, e a chiunque cercherà di affondare i ricordi e le grandi imprese di un uomo che ha fatto dell’amore del perdono la sua vita io dirò “Eccomi! Sono qui per combattervi, ma soprattutto sono qui per portare a compimento un meraviglioso progetto”.